Liceo delle Scienze Umane L.A. Paladini

L'Istituto Magistrale Statale "L.A. Paladini", dall'anno scolastico 1998-99 istituto liceale, è sito in un importante edificio storico di origine Rinascimentale, l'ex convento di San Nicolao Novello.

Fondato dalla famiglia Busdraghi nel 1330, il monastero accoglieva, inizialmente, cinque famiglie religiose distinte. Nel 1404 il vescovo Nicolao Guinigi riunì le monache sotto un'unica Regola, quella di S.Agostino; le religiose dette "agostiniane di Santa Maria della Croce" accoglievano le giovinette della città e le educavano. Il convento venne successivamente ricostruito tra Cinquecento e Seicento; la chiesa annessa fu consacrata nel 1578.

Durante il principato Baciocchi, a seguito della soppressione degli ordini religiosi, le monache lasciarono il convento per ritornarvi in epoca borbonica e ripristinare l'educandato nel 1853. Nel 1887 il trasferimento del monastero al R. Collegio di Vicopelago consentì l'insediamento in via San Nicolao della R. Scuola Normale Femminile.

Della chiesa, che conserva ancora un altare di Domenico Martinelli a pianta mistilinea con colonne ioniche e frontone curvo con volute, sono pervenute al Museo di Villa Guinigi alcune rilevanti testimonianze della pittura lucchese tra fine Seicento e inizio Settecento. Del convento resta la struttura del chiostro e varie tracce di decorazioni che coprono un arco di tempo dal XVI al XVIII secolo.

A partire dal secolo scorso, la destinazione scolastica dell'immobile si è andata progressivamente estendendo all'intero complesso ed attualmente, oltre all'Istituto "Paladini", vi sono ubicati anche l'Istituto Professionale "M. Civitali" ed una scuola materna. Negli ultimi anni l'edificio è stato adeguato funzionalmente nel rispetto delle sue caratteristiche strutturali ed architettoniche.

L'Istituto Magistrale "Luisa Amalia Paladini" è stato costituito con Decreto del 1923 allorché, con la riforma Gentile, furono istituiti gli istituti magistrali sorti dalla trasformazione delle precedenti Scuole Normali. Le sue origini vanno ricercate nell'azione pedagogica di Luisa Amalia Paladini che, al tempo di Carlo Ludovico di Borbone, istituì - nell'edificio di via San Nicolao - una scuola di ispirazione Aportiana.

Da qualche anno, nel Collegio dei Docenti è stato avviato un confronto nell'intento di rendere l'offerta culturale, formativa e professionale, sempre più coerente con i nuovi bisogni. In modo particolare l'entrata in vigore, nel 1985, dei nuovi programmi per la scuola primaria, ha posto problemi assolutamente nuovi che non potevano trovare inerti chi aveva il compito di formare gli operatori di questo grado di scuola. La risposta è venuta con il progetto di maxi sperimentazione che ha preso il via dall'anno scolastico 1987-1988 affiancandosi al corso ordinario che ha, comunque, continuato a registrare interesse fra i giovani.

Con l'elaborazione della proposta di sperimentazione coordinata della "Commissione Brocca" e, vista la volontà del Ministero di farne il riferimento del nuovo Liceo Pedagogico, il Collegio dei Docenti - nel 1994 - ha ritenuto di sostituire la sperimentazione autonoma con l'indirizzo Socio-Psico-Pedagogico Brocca.

Questo itinerario di studio, introdotto con l'anno scolastico 1995-1996, e' tuttora di grande interesse per il suo spessore culturale e per la sua valenza formativa. Negli ultimi anni l'impostazione complessiva dell'offerta scolastica del "Paladini" si è andata profondamente modificando ed il suo ruolo ha visto una progressiva accentuazione degli aspetti della licealità sulla tradizionale funzione professionalizzante.

Studenti e famiglie hanno, in buona parte, scelto la nostra offerta educativa non tanto pensando al diploma abilitante alla professione di insegnante di scuola primaria, ma valutando positivamente i nostri curricola quali momenti idonei per la formazione di giovani capaci di far fronte ai loro compiti di attori del proprio futuro.

L'attuazione dei corsi di laurea per gli operatori di scuola primaria ha definitivamente trasformato gli istituti magistrali in licei: dall'anno scolastico 1998-1999 il tradizionale corso quadriennale è stato abolito. Nell'istituto ha preso avvio una nuova importante opzione: il Liceo delle scienze sociali che - finalmente anche in Italia - ha attribuito il giusto significato formativo a discipline che sono nel contempo prodotto e chiave di interpretazione del tempo che viviamo.

Con la riforma Gelmini è avvenuta l'ultima trasformazione; i vecchi indirizzi liceali sono stati sostituiti da due indirizzi di studio che trattano le scienze umane secondo due approcci differenti: il Liceo delle Scienze Umane ed il Liceo delle Scienze Umane con opzione Economico-Sociale. Il primo indirizzo prevede uno studio più approfondito della materia caratterizzante: le scienze umane declinata in antropologia, psicologia, pedagogia e sociologia, l'altro indirizzo economico-sociale (che, formalmente, è chiamato "opzione" nel regolamento che l'ha istituito) rappresenta la versione rinnovata del liceo delle scienze sociali.